Velociraptor: storia, caratteristiche e curiosità

Il Velociraptor è uno dei dinosauri più affascinanti della storia. Contrariamente a come è stato rappresentato nei film come Jurassic Park, era in realtà un dinosauro di piccole dimensioni, ricoperto di piume e non così intelligente come il cinema ha voluto far credere.

Scoperto per la prima volta in Mongolia nel 1923, il Velociraptor era un dromaeosauride di dimensioni contenute. Misurava circa due metri di lunghezza e pesava intorno ai quindici chilogrammi. Aveva un cranio lungo e un muso appiattito, con denti ben sviluppati. Le sue mani erano provviste di tre artigli, di cui quello medio era il più lungo, e le sue ali potrebbero essere paragonate a quelle dei volatili odierni.

I Velociraptor erano predatori solitari che si cibavano di mammiferi e rettili più piccoli. Si ritiene che potessero essere anche necrofagi, nutrendosi di carcasse già parzialmente consumate. Inoltre, è ormai confermato che il Velociraptor fosse fornito di piume, nonostante non avesse la capacità di volare.

Dal primo fossile scoperto nel 1923 da Peter Kaisen in Mongolia, sono stati ritrovati molti altri esemplari di Velociraptor in diverse parti del mondo. Questi incredibili rinvenimenti sono conservati in importanti musei, come il Museo Americano di Storia Naturale e il Museo di Trento. Grazie a essi, gli scienziati hanno potuto approfondire le loro conoscenze sulla specie e raccontare la straordinaria storia del Velociraptor.

Caratteristiche fisiche e comportamentali del Velociraptor

Il Velociraptor era un dinosauro di taglia media, con una lunghezza di circa due metri e un peso di quindici chilogrammi. Il suo cranio era lungo e basso, con un muso appiattito lateralmente. Aveva una bocca con denti ben sviluppati, disposti in un’unica fila.

Le sue mani erano provviste di tre artigli, di cui quello medio era più lungo degli altri due. Le sue ali erano simili a quelle dei volatili odierni. Le zampe posteriori erano lunghe e gli permettevano di raggiungere velocità di quasi 40 chilometri all’ora.

Si ritiene che il Velociraptor fosse un predatore attivo, che utilizzava il suo artiglio a forma di falce per immobilizzare le prede e perforare gli organi vitali. Non si sa se il Velociraptor cacciasse in gruppo o in solitaria, ma alcuni fossili indicano che potrebbe aver praticato la necrofagia, cioè si nutriva di carcasse già parzialmente divorati.

È stato confermato che il Velociraptor era fornito di piume grazie alla scoperta di papille ossee che indicano la presenza di penne sulle zampe anteriori.

Caratteristiche fisiche del VelociraptorComportamento del Velociraptor
Dimensioni: Circa due metri di lunghezza
Peso: Quindici chilogrammi
Aspetto: Cranio lungo e basso, muso appiattito, denti sviluppati, tre artigli sulle mani, ali simili a quelle dei volatili
Tattiche di caccia: Utilizzo dell’artiglio a forma di falce
Comportamento alimentare: Predatore attivo, possibile necrofagia
Comunicazione: Sconosciuta
Piumaggio: Presenza confermata di piume sulle zampe anteriori

Musei e ritrovamenti di Velociraptor

Il primo fossile di Velociraptor è stato scoperto nel 1923 da Peter Kaisen in Mongolia ed è conservato presso il Museo Americano di Storia Naturale. Negli anni successivi, sono stati scoperti molti altri esemplari di Velociraptor in Mongolia e in altre parti del mondo.

Alcuni dei fossili più importanti sono esposti in diversi musei, come il Museo di Trento, il Museo di Storia Naturale di Milano e il Paleolab di Pietraroja. Questi fossili hanno permesso agli scienziati di approfondire le loro conoscenze sulla specie e di mettere in mostra l’incredibile storia del Velociraptor.

Non sono stati trovati reperti del vero Velociraptor in Italia, ma è stato scoperto un parente stretto chiamato Ciro di Benevento, che è esposto in diversi musei italiani.

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