Il Pistosauro, noto con il nome scientifico di Pistosaurus, è un dinosauro acquatico ormai estinto. Si tratta di un rettile che ha fatto la sua comparsa durante il Mesozoico, ovvero tra i 250 e 65 milioni di anni fa. I fossili e reperti ossei sono stati rinvenuti in ogni parte del mondo, molti di questi si trovavano in Lombardia nella Formazione di Besano ma anche sul Monte San Giorgio che si trova in Svizzera.
Si tratta di animali preistorici che affrontarono una grande evoluzione per potersi adattare all’ambiente marino dove hanno vissuto come dinosauri acquatici. I Saurotterigi o Sauropterygia, fanno parte del gruppo dei plesiosauri, questi incredibili animali furono capaci di sviluppare una sorta di cinti scapolari molto robusti e delle zampe che somigliavano a grandi pagaie. Queste zampe pinnate gli permettevano di muoversi velocemente nell’acqua fuggendo dai predatori e cacciando le prede che servivano per il suo nutrimento.
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Come si è evoluto il Pistosaurus?
Il dinosauro acquatico, Pistosauro, sembra derivare da un’evoluzione che ha visto lo sviluppo da diapsidi primitivi ovvero Claudiosaurus germaini appartenenti al Permiano in zona Madagascar. Alcuni studiosi pensano che i saurotterigi, quindi anche il Pistosaurus, fosse imparentato con le lucertole da cui ha preso alcune caratteristiche.
I Pistosauro ha vissuto sulla Terra verso l’inizio del Triassico, quindi un periodo ricco di fauna e flora del periodo preistorico di cui stiamo parlando. Un esempio di tali forme primitive di saurotteriggi tra cui ci sono i pachipleurosauri tra cui Neusticosaurus, animali primitivi che hanno una forte somiglianza con le lucertole con una misura che non andava oltre i 60 cm di lunghezza.
I paleontologi ritengono che alcune specie che hanno una certa somiglianza ai pachipleurosauri abbiano dato il via all’evoluzione della specie originando i grandi e oramai conosciuti, notosauri. Questi occuparono le acque basse e vengono considerate varianti mesozoiche delle attuali otarie o delle foche. Inoltre le ricerche svolte dai paleontologi hanno stabilito che alcuni saurotterigi avrebbero potuto sviluppare alcune caratteristiche che gli hanno permesso un adattamento perfetto alla vita in acqua.
Tra le specie evolute vi sono appunto il Pistosauro, lo Yunuisaruro e il Bobosauro. Verso il termine del Triassico superiore avvenne l’estinzione totale di tutte queste specie, ma prima di questo evento ebbero origine i plesiosauri che si svilupparono durante il Giurassico inferiore. Questo accadde all’incirca 200 milioni di anni fa, questi dinosauri presero possesso dei mari allora esistenti in ogni parte del pianeta nel giro di qualche milione di anni.
Queste specie di dinosauri riuscirono a diversificarsi in una forma dal lungo collo come appunto i plesiosauri e alcuni dal collo corto come i pliosauri. Gli scienziati e ricercatori inizialmente pensarono che queste due particolari specie di animali preistorici facessero parte di differenti gruppi che si evolsero seguendo due strade diverse.
Ora i paleontologi, invece, dopo aver effettuato ulteriori ricerche, ritrovamenti e studi, hanno invece associato le due tipologie di dinosauri ritenendo che entrambe le specie seguirono uno sviluppo evolutivo distribuito in diverse volte nel corso del tempo. Ci sono poi alcune tipologie di dinosauri che presentano un collo corto presero vita dalle tipologie a collo lungo ma può essere anche accaduto il contrario.
Qual è la storia del dinosauro acquatico, Pistosauro?
I pliosauri di gradi dimensioni come quelli vissuti nel Giurassico, tra cui Rhomaleosaurus, Liopleurodon e Pliosaurus, furono i super predatori marini di quell’epoca. Durante il Cretaceo, questo tipo di dinosauri furono responsabili dell’origine di Kronosaurus e Brachauchenius, che potrebbero essere rappresentati dall’attuale orca.
I plesiosauri caratterizzati dal collo molto lungo era una specie che includeva diverse altre specie con un collo anche di media lunghezza. Tra questi esemplari si trovano Plesiosauro e Cryptoclidus con una lunghezza di 4 o 5 metri, ma anche alcuni animali con il collo serpentino come i dinosauri della specie elasmosauri del Giurassico e Cretaceo. In particolare nella seconda metà del Cretaceo vissero esemplari con una lunghezza di 13 metri come gli Elasmosaurus un’evoluzione continua della specie.
Cosa mangiano i Pistosaurus?
Il Pistosauro si nutriva di pesce che riusciva a catturare grazie ai movimenti veloci che riusciva a fare con il collo lunghissimo. Molluschi, crostacei, pesci di vario genere e dimensione facevano parte della dieta di questo dinosauro acquatico. Nei mari presenti nell’epoca in cui sono vissuti c’era una ricca fauna ittica che li sostenne per molto tempo prima della loro estinzione definitiva che avvenne circa 65 milioni di anni fa con i mosasauri e pterosauri.
Come viene classificato il Pistosaurus?
Non è semplice eseguire una classificazione scientifica di questi animali in quanto ci sono stati molti adattamenti per quanto riguarda la vita marina e ci possono essere diversi stadi evolutivi convergenti. Questi incroci durante l’evoluzione di varie specie hanno fatto sì che si siano venute a creare delle somiglianze tra le diverse tipologie di dinosauri. I saurotterigi vengono classificati solitamente come diapsidi anche se ci sono opinioni differenti tra i paleontologi che non li associano alle lucertole ma alle tartarughe, diverse linee di pensiero. La ricerca e studi futuri oltre ai rinvenimenti di fossili e reperti ossei potrebbero cambiare la storia evolutiva della specie.