Il dinosauro Gallimimo, conosciuto dalla scienza come Gallimimus, era un teropode che correva molto velocemente. Era il più grande di quelli appartenenti al suo genere ed è vissuto tra i 74 e i 70 milioni di anni fa occupando soprattutto il territorio asiatico.
I primi fossili appartenenti ai dinosauri Gallimimus vennero scoperti nel 1963 nel deserto del Gobi che si trova in Mongolia. Questi reperti rimasero per tanto tempo senza essere classificati né nominati fino al 1972, fu in quest’anno che tre paleontologi li analizzarono e descrissero chiamando questi animali preistorici Gallimimus a cui appartiene una sola specie, ovvero i G. Bullatus.
Il Gallimimo è un dinosauro che molti paragonano a uno struzzo della preistoria, questo perché il suo aspetto assomiglia proprio a uno struzzo come lo conosciamo oggi. Una sostanziare differenza è data dalla dimensione del dinosauro che era molto più grande di uno struzzo.
Il nome Gallimimus vuol dire Imitatore dei galli, un termine che gli è stato assegnato perché sembra che il suo movimento assomiglia al movimento che fanno i galli. Il Gallimimo era un uccello proprio come i polli e come loro non sapeva volare, si muoveva rapidamente ma solo sul terreno. Conosciamo meglio questo particolare dinosauro per capire come era fatto, cosa mangiava e le curiosità che lo riguardano.
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Quali sono le caratteristiche del dinosauro Gallimimus?
Il Gallimimo era un dinosauro molto alto, poteva raggiungere gli 8 metri di lunghezza totale e per questo è considerato la specie più grande della famiglia degli ornithomimosauri. Anche il peso era molto consistente, basti pensare che poteva arrivare a pesare anche 400 chilogrammi da adulto.
Nonostante le dimensioni notevoli era molto veloce nei movimenti grazie alle sue gambe lunghe, snelle e muscolose. Il corpo era snello nonostante il peso e le ossa erano cave per essere più leggere in modo da permettere al dinosauro di muoversi con più facilità.
Per questo motivo l’interno era vuoto mentre le pareti erano sottili, con uno spessore di alcuni millimetri. Anche la mascella era sottile per rendere più leggero il dinosauro che altrimenti non avrebbe potuto muoversi così velocemente come invece faceva. Tali caratteristiche facevano in modo di trasformare il dinosauro Gallimimo una macchina per correre, un teropode che si muoveva su due zampe scattanti che lo rendevano la specie più veloce in assoluto. Gli scienzianti lo paragonano, in termini di velocità, a un ghepardo come lo conosciamo oggi veloce e scattante.
Il Gallimimo poteva raggiungere i 70 chilometri orari, quindi, non aveva nessuna difficoltà a confrontarsi in corsa con il velociraptor che era molto più lento di lui in quanto la sua velocità massima era di soli 36 km. Il Gallimimus era dotato di un collo di lunghezza superiore a qualsiasi altro teropode. La testa era, invece, piccola rispetto al resto del corpo anche se il Gallimimo aveva un cervallo molto più sviluppato della maggior parte dei dinosauri della sua stessa taglia.
La bocca era priva di denti mentre il becco aveva una forma allungata e presentava una scanalatura nella parte inferiore come se fosse una specie di pala. Gli occhi grandi e posti lateralmente sulla testa non permettevano di avere una visione binocolare e, quindi, con una ridotta percezione visiva soprattutto per quanto riguarda la profondità.
Il Gallimomus era dotato di braccia lunghe e piccole mani che presentavano tre dita con ognuna un artiglio. La lunga e forte coda aveva una funzione stabilizzante per il controbilanciamento del peso soprattutto in movimento in quanto reggendosi solo su due zampe aveva la necessità di equilibrarsi.
Se da una parte le ossa cave tipiche della specie, facilitavano il Gallimimo nella corsa veloce rendendolo anche molto agile, dall’altra erano un motivo di fragilità. Questo perché le pareti esterne delle ossa erano sottili e l’interno di esse vuoto quindi senza alcun sostegno.
Cosa mangiava il dinosauro Gallimimo?
Con le prime scoperte del dinosauro Gallimimus non si capì bene se si trattasse di un animale erbivoro o carnivoro, la conclusione fu che era onnivoro e quindi mangiava un po’ di tutto. La piccola testa e la bocca senza denti fa credere che la sua principale dieta quotidiana corrispondesse a un menù composto da insetti, pesci di piccole dimensioni, uova, molluschi, piccoli animaletti, piante o erba.
La particolare conformazione del becco che appare come una sorta di paletta, probabilmente, veniva utilizzata come un filtro che gli permetteva di setacciare il fango estraendo il nutrimento necessario alla sopravvivenza. Una dinosauro che ben si adattava, quindi, alla ricerca di vario tipo di alimento a seconda di ciò che il luogo in cui abitava gli poteva offrire.
Il Gallimimus nei film, cartoni animati, videogame, giocattoli
Il romanzo Jurassic Park scritto da Michael Crichton racconta di questi veloci dinosauri che vivono in branco. Lo stesso viene poi rappresentano nel film omonimo come animale preistorico di gruppo. In realtà la scienza non è ancora stata in grado di stabilire se veramente il Gallimimo vivesse in branco oppure fosse solo una fantasia del’autore.
Nei videogame dedicati ai dinosauri compare spesso il Gallimimus oltre a poter giocare con vere e proprie riproduzioni del dinosauro adatte a bambini di diverse età ma anche a ragazzi e adulti appassionati del Giurassico.
Infine si possono trovare gadget e magliette che raffigurano il dinosauro oppure si può visitare uno dei tanti parchi presenti in Italia e all’estero che riportano in grandezza originale il Gallimimus. Uno spettacolo che piace a grandi e piccini per il fascino che i dinosauri esercitano su tutti da sempre oltre a essere un buon metodo di studio grazie alle tavole descrittive che sono posizionate di fronte a ogni esemplare.