Dilophosauro / Dilophosaurus Dinosauro Carnivoro del Giurassico

Il dinosauro Dilophosauro, noto alla scienza come Dilophosaurus, era un predatore carnivoro che visse durante il Giurassico 193 milioni di anni fa, nelle zone tra Asia e America del Nord.

I primi reperti fossili sono stati ritrovati nel 1942 in Arizona, nella Formazione rocciosa Kayenta, anche se il nome del dinosauro è stata deciso solo nel 1970. Il suo nome si riferisce alle due creste arrotondate e parallele che sono posizionate sulla testa, il significato del termine infatti significa Lucertola con due creste.

Come era fatto il Dilophosauro?

Questo animale preistorico rappresenta uno dei predatori più grandi del suo tempo, infatti un esemplare adulto poteva raggiungere i 7 metri di lunghezza totali e arrivare a un peso di 400 kg. I suoi denti erano lunghi con una base più larga che si stringeva verso l’alto finendo a punta. La bocca conteneva 12 denti sulla mascella e 18 nella mandibola. I denti che si trovavano nella parte anteriore della mascella erano più piccoli degli altri mentre il secondo dente e il terzo anteriori erano dentellati.

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Di Wikipek – Own work by Author – photography taken in the Geological Museum of the Polish Geological Institute in Warsaw, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7451123

Una caratteristica del cranio era data da una depressione presente tra la mascella e la premascella che rendeva la testa del Dilophosauro simile agli Spinosauridi. Il cranio del Dilophosauro è conosciuta ai paleontologi per una caratteristica che si può notare sulla parte laterale superiore e distingue questa specie dai Ceratosauri.

Inoltre il Dilophosauro wetherilli presenta un’espansione scapolare distale a forma rettangolare cosa non presente nei Ceratosauri, inoltre il femore ha una lunghezza maggiore della tibia.

Un confronto tra esemplari delle due specie eseguito da Robert J. Gay nel 2005, non ha rivelato differenze sostanziali tra maschi e femmine della stessa specie. Questo sta a indicare che non vi erano dimorfismi anatomiche e scheletriche, quindi erano uguali.

Rappresentazione di ambiente Giurassico conservato presso la St. George Dinosaur Discovery Site, alla Johnson Farm, con un D. wetherilli in una posa di riposo simile ad un uccello

immagine Dilophosaurus_wetherilli
Di Heather Kyoht Luterman – Milner ARC, Harris JD, Lockley MG, Kirkland JI, Matthews NA (2009) Bird-Like Anatomy, Posture, and Behavior Revealed by an Early Jurassic Theropod Dinosaur Resting Trace. PLoS ONE 4(3): e4591. doi:10.1371/journal.pone.0004591, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6091279

Dai vari studi eseguiti sui reperti fossili è stato quindi stabilito che il dinosauro Dilophosauro può essere riconosciuto da alcune specifiche caratteristiche. Tra queste troviamo le vertebre cervicali presentano lunghe spine neurali, le scapole possiedono una sorta di espansione distale rettangolare, ci sono due grandi e sottili creste che vanno dal muso fino a raggiungere la sommità del capo.

A cosa servivano le creste craniche del Dilophosaurus?

Il dettaglio che più di tutti contraddistingue questa specie di dinosauro è la cresta formata da due semicerchi che si estendono sulla testa del dinosauro. Si pensa che fossero solamente un elemento decorativo forse per far colpo sulle femmine in quanto erano troppo delicate per qualsiasi altro scopo.

Lo scienziato Dodson, nel 1997, osservò che il Dilophosauro fu la prima specie di dinosauri ad avere creste craniche mentre successivamente diversi Teropodi furono caratterizzati da dale particolare.

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Di Jaime A. Headden (User:Qilong) – http://qilong.deviantart.com/art/The-Dilophosaurus-Yawn-252396964, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=33532651

Si è discusso molto sulla funzione della particolare cresta doppia e si continua a farlo tra gli scienziati e i ricercatori. Oltre a servire per farsi notare dalle femmine della specie, probabilmente servivano anche a intimorire i nemici. I ricercatori Padian, Horner e Dhaliwal nel 2004 sostennero che queste bizzarre creste siano servite come riconoscimento di un solo esemplare di un gruppo, come ad esempio il capo del branco.

Come è stato classificato il Dilophosaurus?

Il Dilophosauro fu esaminato molte volte negli anni e spesso è stato modificato il genere, questo è successo almeno 9 volte assegnando il dinosauro a differenti gruppi di Teropodi. Nel 1954 fu descritto come un Coelophysoide appartenente alla famiglia Coelopysoidea, la conferma è stata fornita da altri scienziati sia nel 1980 che nel 1990.

Nonostante questo ci sono ancora dibattiti sul fatto che il Dilophosaurus potrebbe avere uno stretto rapporto con i Teropodi Tetanuri più che con i Coelophysoidi.

Come è avvenuta la scoperta del Dilophysauro?

I primi reperti fossili di Dilophosaurus furono ritrovati nel 1942 nella formazione montuosa Kayenta i situata in Arizona, il paleontologo che fece questa scoperta si chiama Sam Welles. Il sito del ritrovamento era stato scoperto due anni prima da Jesse Williams, un Navajo.

Sul posto sono stati estratti ben 3 esemplari di cui due sono giunti a Berkeley per essere puliti e assemblati in modo da ricostruire l’anatomia dello scheletro che poi formò l’olotipo del dinosauro.

Questo esemplare ricomposto attraverso le ossa trovate, ha fatto sì che gli venisse assegnato un nome basandosi sulle caratteristiche trovate. Megalosaurus wetherilli da Wlles, un nome assegnato solo nel 1954 in onore di John Wetherill che aveva esplorato la zona indicandola come un valido sito di ritrovamenti fossili.

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Di Eduard Solà – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21099014

Nello stesso luogo, nel 1964, Welles tornò per cercare di capire a quale periodo appartenessero i reperti ossei ritrovati. Mentre osservava le rocce e scavava per chiarirsi i dubbi, scoprì altre ossa e il cranio su cui si potevano vedere le masi su ci erano cresciute le creste ed erano molto ben conservate tanto da fornire ulteriori informazioni.

Da questo nuovo scheletro il ricercatore capì che lo scheletro trovato come anche i precedenti esemplari non appartenevano al Megalosaurus ma a una specie differente.

Il nuovo genere fu quindi denominato Dilophosaurus nel 1970, riclassificando il dinosauro con il termine che deriva dal greco e significa Lucertola a doppia cresta. Successivamente, nel 2001, fu Robert Gay a scoprire altri due o tre scheletri di Dilophosauro wetherilli che sono oggi visibili nel Museo del Northerm Arizona.

Confrontando i nuovi ritrovamenti, lo scienziato ha provato che appartenevano alla stessa specie, i nuovi reperti avevano parti del bacino che non erano presenti nello scheletro olotipo di Dilophosaurus quindi si è potuto completare il quadro. Tra gli ultimi ritrovamenti c’erano anche esemplari di dinosauro neonato comprendendo i processi di crescita.

Una seconda specie fu scoperta da Hu Shaojin nel 1993, questo nuovo esemplare fu classificato come Dilophosaurus sinensis e ritrovato in Cina, a Yunnan. Nello stesso luogo è stato rinvenuto uno scheletro di prosauropode Yunnansaurus Juangi. Si tratta di una specie più grande del Dilophosauro wetherilli e non risultava imparentato con la specie.

Una terza specie fu descritta nel 1999, stiamo parlando del Dilophosaurus breedorum chiamato così da Samuel Welles dopo aver esaminato alcuni reperti trovati nel 1964. In seguito, durante i primi anni del 2000, Tykoski fece una ricerca accurata da cui risultò come il nuovo esemplare era solo la versione adulta del D. weterrilli. Si tratta di una scoperta unica in quanto è l’unico esemplare che ha conservato una cresta quasi integra.

Come si muoveva il Dilophosauro?

Il Dilophosaurus era un bipede, le sue zampe posteriori erano posizionate verticalmente permettendogli di prendere una posizione semi eretta. Le zampe anteriori, che corrispondono alle nostre braccia, erano corte e non potevano servire in nessun caso a camminare a quattro zampe.

Le zampe avevano ossa forti e posizionate in modo da suggerire una potenza elevata nella corsa veloce con movimenti agili. Il Dilophosauro era un corridore e si muoveva in fretta sul terreno correndo dietro alle prede e sfuggendo ai nemici.

Gli scienziati hanno supposto che si trattasse di un animale preistorico che viveva in branco anche se composto da pochi esemplari. Questo è ritenuto possibile in quanto gli scheletri sono stati ritrovati insieme proprio come se fino alla fine dei loro giorni fossero vissuti in gruppo.

Altri ricercatori pensano che questa non sia una prova sufficiente in quanto le inondazioni che si sono verificate in quel periodo potrebbero aver trasportato gli scheletri in un unico posto. Certo che la cresta con funzione di visibilità avrebbe più senso nella vita di gruppo.

Cosa mangiava il Dilophosaurus?

Il dinosauro Dilophosauro era un predatore carnivoro, quindi un cacciatore di piccole prede. Ma non aveva mascelle troppo forti quindi poteva anche nutrirsi di carcasse di animali morti o di avanzi di cipo di altri predatori.

Quest’ultima ipotesi è la più accreditata in quanto i denti di questo dinosauro erano sottili e alquanto fragili per poter uccidere prede vive magari affrontando uno scontro diretto in cui avrebbero rischiato di rompersi. Non e escluso, però, che il Dipholosauro mangiasse anche i pesci, le nuove ricerche daranno risultati più chiari in futuro.

Il dinosauro Dilophosaurus nei film, cartoni animati, libri e giochi

Micael Crichton, autore del romanzo Jurassic Park e nel omonimo film, compare il dinosauro Dilophosauro anche se viene descritto in modo differente. Nel libro, l’animale preistorico è capace di sputare veleno verso le sue vittime rendendole cieche e paralizzandole.

Nel film ha un altro potere oltre al veleno, infatti qui compare con una sorta di collare fatto di pelle retrattile simile a quello che hanno i clamidosauro.

Nel film di Steven Spielberg, vengono ridotte notevolmente le dimensioni del dinosauro rendendolo più piccolo e aggiungendo un collare a ventaglio. Questa scelta fu dettata dalla necessità di distinguerlo dal Velociraptor.

Non è però provata scientificamente la presenza di un collare e nemmeno della capatità di sputare veleno. Si tratta di licenze creative che lo scrittore e lo sceneggiatore si sono deliberatamente presi per rendere il racconto più vario e permettere di riconoscere meglio i vari tipi di dinosauri.

Il successo avuto dal film ha permesso al dinosauro Dilophosaurus di essere incluso in diverse serie tv, film, cartoni animati, video giochi, ricostruzioni e giochi per bambini. Tra questi troviamo Jurassic World, Jurassic Park: Tre Game e Ark – Survival Evolved.

Ci sono anche documentari in cui compare con una ricostruzione molto curata il Dilophosaurus, tra questi uno dei più apprezzati è L’impero dei Dinosauri, ma si può osservare anche nella serie Prehistoric. Tra i giocattoli si possono scegliere i Dilophosauro con collare oppure quello senza, ma sempre con le tipiche creste. Le riproduzioni possono essere in vari materiali e molto realistiche.

Dinosauri – Dilophosaurus Giocattolo

Dinosauri - Dilophosaurus giocattolo

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