Carcharodontosaurus è un dinosauro gigante che fece la sua comparsa in Africa nel periodo del Cretaceo e fa parte del genere dei teropodi carcarodontosauridi.
Qualcuno chiama questo animale preistorico African T-Rex, probabilmente per la somiglianza e per il fisico possente, ma è un errore in quanto il Carcharodontosauro e il Tirannosauro non hanno in comune caratteristiche particolarmente importanti. Inoltre queste due specie non sono nemmeno parenti mentre si possono trovare somiglianze e parentela con il Gigantosaurus sudamericano che è un po’ più grande del Carchadontosauro e fa parte anch’esso del genere carcarodontosauride.
Indice Contenuto
Cos’è il Carcharondondosaurus?
Intorno ai 100-94 milioni di anni fa, il territorio africano era caratterizzato da un clima molto caldo e umido, c’erano tanti laghi e diversi fiumi che creavano punti di abbeveramento per gli animali e nutrivano la terra. Vi era un habitat perfetto in cui la flora cresceva lussureggiante e ricco di foreste pluviali in cui il dinosauro Carcharodondosaurus viveva condividendo gli spazi con il Deltadromeus, il Bahariasaurus, l’Ouranosaurus e il Paralititan.
In quel periodo erano presenti due specie chiamate Carcharodontosaurus Saharicus e Crcharodontosaurus Iguidensis. Si tratta delle due tipologie riconosciute del Carcharodontosauro africano vissuto milioni di anni fa.
Il C. Saharicus fu ritrovato nel 1927 per la prima volta fino ad allora da Charles Depéret e J. Savornin, che scoprirono i resti fossili del dinosauro nella zona del Nord Africa e precisamente in Algeria.
Questi importanti fossili purtroppo vennero distrutti durante la seconda guerra mondiale con i bombardamenti avvenuti a Monaco da parte delle truppe alleate. Il secondo ritrovamento avvenne nel 1997, quindi si tratta di una scoperta abbastanza recente fatta da Paul Sereno e Stephen Brusatte in Niger, si trattava appunto del C. Iguidensis.
Per diverso tempo il cranio di Carcarodontosauro ritrovato nella zona dell’Algeria fu ritenuto quello con una lunghezza maggiore rispetto ad altri teropodi. Questa valutazione sbagliata, però, fu causata da un’interpretazione errata dei reperti recuperati.
Tuttavia il Carcharodontosauro resta uno dei più grandi dinosauri carnivori mai scoperti, a pari merito si possono posizionare il Saurophaganax e il Bahariasaurus. Si tratta di un dinosauro più grande e possente dell’Allosauro e del Tirannosauro ma anche dello Spinosauro e del Giganotosauro. Altri ritrovamenti di Carcharodontosauro sono stati fatti nel Marocco, in Tunisia e anche in Egitto quindi si può comprendere come questa specie fosse molto diffusa in Africa.
Quali sono le caratteristiche del Carcarodontosauro?
Il termine Carcharodontosaurus deriva dal greco, il suo significato è Lucertola con i denti taglienti. Questo nome è stato assegnato al dinosauro corrispondente proprio per i suoi denti che ricordano quelli dello squalo bianco, il Carcharodon. Si tratta di un dinosauro carnivoro che ha grandi mascelle molto potenti e dei denti lunghi oltre i 20 centimetri e seghettati perfetti per strappare la carne e fare a pezzi le prede. Le sue vittime preferite erano il sauropode Paralitiano e l’iguanodonte Ouranosaurus.
Il Carcharodontosauro non lasciava scampo agli animali che lui vedeva come cibo, li inseguiva con una velocità e agilità insuperabile, una volta raggiunti li agganciava con i tre artigli posti sulle tre dita delle mani e sferrava il suo morso mortale con l’enorme bocca. Il suo punto debole doveva essere la vista, infatti, avendo gli occhi sul lati della grande testa la visuale probabilmente non era ottimale. Il senso dell’olfatto era molto sviluppato e anche l’udito sentiva tutto a distanze molto lunghe.
I ricercatori pensano che la lunghezza del Carcarodontosaurus raggiungesse una lunghezza di 13 metri, mentre la sua altezza poteva arrivare a 5 metri e il peso di questo enorme dinosauro è stato calcolato intorno alle 7 tonnellate. Misure che fanno capire come si trattava di un animale preistorico gigantesco, più grande ancora del Tirannosauro T-Rex.
Le zampe dietro erano lunghe e muscolose, questo può far pensare alla velocità in corsa che questo dinosauro doveva avere. Dai calcoli fatti dagli scienziati il risultato è stato di 20 miglia orarie, ovvero oltre i 30 chilometri all’ora. Le zampe anteriori, che corrispondono alle nostre braccia, erano molto forti e assomigliavano a quelle del T-Rex anche se il Carcharodontosaurus le aveva più lunghe.
Le mani erano dotate di 3 dita ciascuna con un grande artiglio sulla cima, una formazione ossea a forma conica che terminavano a punta. Questi venivano utilizzati per bloccare la preda fermando anche quelle più piccole e sfuggenti, una volta infilzate con gli artigli non avevano più scampo.
Come e quando sono stati scoperti gli Carcharodontosaurus?
In Algeria, nel 1924, furono scoperti due denti che presentavano le caratteristiche particolari poi riconosciute come appartenenti al Carcharodontosauro. Queto ritrovamento fu descritto da Depéret e Savornin l’anno successivo che li attribuirono al Megalosaurus sararicus e successivamente gli stessi ricercatori li inserirono nella sotto categoria Dryptosaurus. Anni dopo, Ernst Stromer, paleontologo fece una descrizione dei resti parziali di un teschio e la ricostruzione di uno scheletro anche se incompleto. Questi reperti erano stati ritrovati nel 1914 nelle rocce che risalivano al Cenomaniano, precisamente nella Formazione Bahariya che si trova in Egitto.
I reperti ritrovati erano costituiti da una testa, dei denti, alcune vertebre, gli artigli e delle ossa di diverso genere tra cui l’anca e uno degli arti posteriori. La dentatura ritrovata corrispondeva ai due denti descritti tempo prima da Savornin e Depéret, questo dettaglio portò il paleontologo Stromer a mantenere la stessa descrizione di specie saharicus.
Anche se la specie era stata definita uguale, il ricercatore pensò che fosse indispensabile nominare un genere nuovo ovvero il Carcharodontosaurus in quanto quei denti somigliavano molto a quelli del grande squalo bianco che appartiene alla specie Carcharodon.
I fossili che vennero descritti da Stromer, si potevano osservare presso il Museo di Berlino prima che questo fosse distrutto nel 1944 dai bombardamenti. Nel 1995, però, fu scoperto un cranio appartenente alla specie in Marocco nell’area del Kem Kem Beds. Il ritrovamento fu effettuato dal paleontologo Paul Sereno che aveva organizzato una spedizione mirata a scoprire resti e fossili di dinosauri.